mercoledì 15 agosto 2012

Il giovedì e la segale del dio Giove


Le robuste e orgogliose stirpi dei Celti si nutrivano prevalentemente di segale.
Il suo rapporto con Giove  risuona nel nome latino (secale ce-reale); la segale cresce in siti elevati fino a 2000 mt e i suoi steli possono raggiungere i 2,5 mt di altezza, con un imponente spiga rigogliosa, resiste al vento, alle intemperie, al freddo, ha una produzione limitata: "ai suoi piedi" crescono tutte le altre colture, più produttive. Tutte queste sue qualità fanno apparire la segale come un "re assiso sul suo trono"... Essendo Giove considerato "il padre degli dei", il dio della saggezza, il più importante degli dei e il più grande dei pianeti,
la segale è il cereale a lui associato.
Una particolarità è propria della segale: le punte dei germogli si colorano di rosso porpora e l'intero campo appare come "ricoperto da un mantello regale" per poco tempo, poi ridiventa verde...
Questo cereale stimola le forze vitali e infonde nell'uomo la forza per mantenersi eretto, nutre testa e membra, ma anche cuore e polmoni: ciò che distingue la segale dagli altri cereali è l'influenza sul fegato grazie al suo alto contenuto di potassio. Il suo contenuto di proteina è esiguo, ma di altissimo valore.
La silice che qui si trova è preposta alla mineralizzazione delle ossa e delle articolazioni e poichè per la sua coltura predilige zone ad alta intensità di luce, un'alimentazione a base di segale significa un rafforzamento dello scheletro e della muscolatura, ma anche un rifornimento di forze di luce per lo sviluppo animico e spirituale dell'uomo.
La farina di segale produce un pane nero integrale, nutriente e digeribile. A differenza degli altri cereali di cui si apprezzano pasta e affini, con la segale si fanno in genere prodotti da forno.
Vorrei porre l'attenzione anche sul fatto che la farina di segale è la più adatta alla produzione della pasta acida, poichè le sue caratteristiche chimiche la rendono la più adatta ad essere l'ambiente ideale per la prolificazione dei microrganismi che rendono possibile la lievitazione naturale.
Per cena di giovedì scorso ho preparato una 
pizza di segale (senza lievito) con contorno di verdure alla senape e creme fraiche con erbe cipollina
Per una teglia:
250 gr di farina di segale
circa 100 ml d'acqua tiepida
10 gr di sale alle erbe
3 cucchiai d'olio evo
Impastare la farina con tutti gli ingredienti e mettere a riposare per almeno 2 ore coperto, in luogo tiepido.
Quindi riscaldare il forno a 220°, stendere l'impasto nella teglia, distribuirvi sopra pomodori a pezzetti (qb), mozzarella a piacere e/o verdure grattugiate (io ho messo mezza zucchina) e poi in forno per 30 min.
Nel frattempo metto in padella un poco d'olio evo con mezzo porro a rondelle, 1 zucchina, 1 carota, una piccola melanzana, mezza cipolla rossa e 1 pomodoro perino. Cuocio a fuoco moderato e coperto, poi regolo di sale e metto un cucchiaino di senape delicata.
Preparo anche 3 cucchiai di creme freche mescolati a un mazzetto di erba cipollina tagliata a pezzetti piccoli, poco sale e 1 cucchiaino di succo di limone
Quando la pizza è pronta, la porziono nei piatti e metto due cucchiai di verdure calde con abbondante creme freche sopra... Una delizia!!!
Buon Ferragosto e...
Buone magie a tutti!!!

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